Che Renzi con il suo Jobs Act. per rendere più efficace la mattanza contro i lavoratori, abbia colpito dapprima i dipendenti privati era da copione. Che poi – per frantumare ogni possibile resistenza – i media padronali abbiano scatenato l’inevitabile campagna contro i “fannulloni” dipendenti pubblici anche. Che si sia preso a pretesto l’assenza dal lavoro (peraltro non dissimile da quella degli anni passati) di netturbini a Capodanno che – forse perché anziani (come la stragrande maggioranza degli attuali dipendenti pubblici) o forse per il clima polare di questi giorni – hanno marcato visita – anche. Ma che nel coro di chi pretende l’immediato licenziamento e l’estensione del Job Act a tutti i dipendenti pubblici ci siano tanti del Movimento Cinque Stelle (controllare su Facebook, please ), francamente non me lo aspettavo.
Miserabili talebani che – inglobando chiunque nella “Casta” – hanno pure il coraggio di dire che il “Movimento Cinque Stelle si è opposto al Jobs Act”. Solo per quattro sceneggiate in Parlamento e senza che NESSSUN attivista e NESSUN parlamentare – in quanto tale – abbia mai partecipato alle manifestazioni contro il Jobs Act; ; e, almeno qui a Napoli, per quanto ne so neanche un cartello nei gazebo. Talebani del Movimento Cinque Stelle: andate a farvi fottere!
(scritto da un dipendente pubblico che – facendo gli scongiuri – sono anni che non prende un giorno di malattia).
- E oltre a questastatistica, vale la pena di sottolineare che un dipendente pubblico – a differenza di uno del privato – il primo giorno di malattia perde una parte, consistente, del suo stipendio.
(articolo già pubblicato nel 2014 nel sito http://pecorarossa.tumblr.com/